mercoledì 31 agosto 2011

Manovra quater


Durata poco più di qualche ora l’illuminante proposta del patto di fine agosto relativa alla cancellazione d’emblee di riscatti laurea pagati col mutuo e militare pagato con giovinezza fuori sede, allo studio altre misure per placare le ansie dei mercati che nessuno ne parla più, ma pare ci siano e siano ansie cazzute.

Le misure che arrovellano le acute menti dei dicasteri interessati, pare si incentrino su una categoria, quale quella degli statali, finora toccata non nelle tasche, ma nello stipendio, che come sappiamo è cosa diversa., e riguardino ambiti diversi incentrati al solo unico fine del risparmio della spesa.

  1. L’oro alla patria: si ipotizza il versamento gratuito delle fedi nuziali dei dipendenti pubblici durante la prima settimana del mese di settembre nell’urna posta all’entrata della sede di servizio, tra la statua della fu madre che sferruzza dell’illustrissimo direttore e l’ufficio protocolo di spettanza. Le fedi di platino col brillantino tamarro incastonato verranno ripagate con buono pasto singolo extra di euro 5.25; le fedi desuete di oro giallo del tempo che fu con nota di demerito inserita nel fascicolo personale.
  2. Contributo di solidarietà: per ovviare allo spiacevole dato di fatto che il contributo di solidarietà non lo paga Montezemolo né tutti quelli sopra i 90000 euro ma solo di dipendenti pubblici, al fine di evitare che i suddetti rompano il cazzo con la noiosa solfa dell’incostituzionalità, si prevede che gli stessi vengano sollazzati da prestazioni extra delle impiegate di bella presenza. Per la selezione trasparente e meritocratica, basata su oggettivi criteri di gnoccaggine, delle stesse, è affidata a trattativa rigorosamente privata una consulenza di 2 milioni di euro affidata al brand Mora-Fede, di indubbia e specchiata competenza nel ramo e per aver reso fondamentali e onorati servigi alla Presidenza del Consigli dei Ministri.
  3. Assenze per malattia: al fine di aumentare la produttività individuale e nell’ottica del raggiungimento dei criteri di performance come stabilito dall’intervento di riforma della riforma Minetti ter di cui all’art. 15 novies come riformato dal decreto legge di cui alla manovra d’estate convertito con modificazioni dalla legge 181 art. 155 septies bis comma 156, le assenze per malattia sono abolite. Vengono fatte salve le sole assenze connesse agli interventi di chirurgia estetica, conformi alla circolare Sacconi sul benessere sui luoghi di lavoro; per i medesimi motivi, gli ammalati di cancro e i sottoposti a terapie chemioterapiche soggiacciono al licenziamento per giusta causa. Nei soli casi di malattia consentiti, le visite fiscali sono soggette alle seguenti fasce orarie: dalle 8.00 alle 8.00 del giorno dopo. Il relativo costo viene addebitato al dipendente1. Tuttavia, considerata la fase di criticità economica, sono ammesse dazioni in natura quali soppressate, capocolli, sottoli del paese e prestazioni connesse al meretricio.
  4. Ramazza in culo: si ipotizza la dotazione ad ogni impiegato, sempre a proprie spese, di un apposito dispositivo di economica saggina da apporre a discrezione all’altezza della improduttiva pubenda, dimodochè qualsiasi movimento per i locali dell’ufficio produca la pulizia automatica dei pavimenti in modo da risparmiare sulla vetusta e privilegiata abitudine di ricorrere ad imprese di pulizia esterne per la manutenzione igienica degli uffici. Il personale, per adempiere a cotale servizio pubblico e nell’interesse esclusivo della Nazione, dovrà prendere servizio alle ore 6.00, senza distinzione di categoria, sesso, razza, lingua e opinioni politiche. Le ore effettuate in più non sarano recuperate.
  5. Riscatto laurea invertito: è prevista una misura di contribuzione obbligatoria per tutti gli impiegati che abbiano avuto l’ardire di conseguire l’inviso pezzo di carta, che tanto tempo e denaro fa perdere a Stato e famiglie, e tanti rodimenti di culo provoca nel restante personale con rischi di malanimo, rancore e alterazione del benessere sul luogo di lavoro. Considerata anche l’improduttività che il ragionamento, lo studio e l’approfondimento creano nella gestione delle pratiche ordinarie, al personale suddetto è richiesta, sotto forma di prelievo forzoso dello stipendio, una contribuzione mensile pari agli anni di corso, che si raddoppia per ogni mese di fuori corso.

Dalle misure suddette è esonerato, che te lo dico a fare, il personale dell’esercito, polizia di Stato e vigili del fuoco.



1 Giuro che questa non me la sono inventata io...

1 commento:

  1. Hai espresso in modo impeccabile la presecuzione scatenatasi contro la categoria dalle eccelse menti governative. Solidarietà!!!!!!!

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